
Il rinnovo del contratto del comparto della sanità continua a vedere fronti contrapposti con il governo polemico verso i sindacati che hanno rifiutato l’intesa, Cgil e Uil. Intanto il Presidente Aran Naddeo annuncia l’intenzione di iniziare la contrattazione 2025-2027
Il rinnovo del contratto del comparto della Sanità per gli anni 2022-2024 continua a dividere politica e mondo sindacale che si è spaccato tra favorevoli (Cisl, Nursind, Nursing Up e Fials) e contrari (Cgil e Uil).
Nursind: «5500 euro di arretrato per i professionisti dei Pronto soccorso»
Nursind, intanto, fa sapere che secondo le sue elaborazioni il contratto che coinvolge 580mila lavoratori del Servizio sanitario nazionale, tra infermieri, tecnici, amministrativi e personale sanitario non medico porterà aumenti in busta paga per gli infermieri e un ‘bonus’ arretrati per i colleghi in pronto soccorso che arriverà a 5.500 euro netti. Mentre per chi lavora in altri reparti si avvicinerà a 1.000 euro netti (979), e anche per le ostetriche con la loro equiparazione economica agli infermieri sull’indennità di specificità.
Cgil: «Occorrono più risorse»
La Cgil però resta contraria e continua a chiedere maggiori risorse: «Anche se siamo ancora in attesa dell’Atto d’Indirizzo che dovrebbe definire le direttive e le risorse per il rinnovo del Contratto dell’Area Sanità – spiega il Segretario Andrea Filippi – siamo molto preoccupati dopo la sottoscrizione da parte di alcune organizzazioni sindacali dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2022/2024 del comparto sanità che di fatto definanzia gli aumenti contrattuali di ben 11 punti percentuali rispetto all’inflazione registrata nel triennio».
Il Ministro Zangrillo: «Rinnovo contratto del comparto sanità dimostra impegno del governo»
Di tutt’altro avviso il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo che difende l’intesa: «Abbiamo appena rinnovato il contratto della Sanità, che prevede aumenti medi del 7 per cento. È la dimostrazione dell’impegno del Governo, ma è soprattutto un segno di attenzione verso chi svolge un servizio essenziale per il Paese. In busta paga avranno incrementi con punte di 520 euro al mese per chi lavora nei Pronto Soccorso. È un contratto importante sia dal punto di vista economico sia normativo: sono previste moltissime tutele, tutte richieste avanzate dagli stessi sindacati che poi non hanno firmato. Sono soldi con un impatto importante: il Governo vuole affrontare i problemi reali del Paese, cercando risposte concrete».
Naddeo: «Pronti ad avviare contrattazione per 2025-2027»
Molto soddisfatto per l’intesa anche il Presidente di Aran Antonio Naddeo che a Nursind Sanità ha spiegato: «Potevamo fare questo contratto già prima: ma ora che sono concluse le procedure per le Rsu, abbiamo già l’accordo sui comparti e abbiamo pure le risorse per la tornata 2025-2027, siamo in grado di avviare la nuova fase negoziale, come da input del ministro Zangrillo. Non abbiamo mai avuto questa continuità nella contrattazione».
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