L’inclusione nel Gruppo consultivo nazionale sui vaccini di due esponenti apprezzati nel mondo no vax per alcune posizioni sui vaccini ha scatenato la protesta di gran parte della comunità scientifica, dalla FNOMCeO alla SIP. L’infettivologo Matteo Bassetti chiede di conoscere i criteri delle nomine
Le nomine del Ministro della Salute Orazio Schilacci al Nitag, Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni, di due medici accusati di posizioni antiscientifiche sta scatenando vibranti polemiche nel mondo scientifico e nella politica. Al centro della bufera sono finiti l’ematologo Paolo Bellavite e il pediatra Eugenio Serravalle, molto apprezzati nel mondo no vax per le loro posizioni “scettiche” o “prudenti” sui vaccini. Al vertice dell’organismo è stato indicato Roberto Parrella, Presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali nonché Direttore UOC Malattie Infettive ad indirizzo respiratorio AORN Ospedali dei Colli “Monaldi-Cotugno-CTO” di Napoli.
FNOMCeO: «Rammarico e stupore per le nomine»
Il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, esprime «Rammarico e sorpresa» in una intervista a La Stampa: «La composizione del Nitag dovrebbe rispondere a criteri di inclusione di tante altre figure, che attualmente mancano. Per esempio, chi si occupa degli aspetti deontologici. Mancano i medici di famiglia, i veterinari, tante altre figure che è opportuno che ci siano: è un Comitato che deve dare un indirizzo su come utilizzare al meglio le vaccinazioni». Per quanto riguarda i due componenti considerati no vax – Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite – «nessuno vuole giudicare le persone, il loro vissuto e le loro convinzioni. Però, un organismo tecnico deve rispondere ai bisogni del Ministero. E crediamo che siano state fatte scelte che non hanno questo obiettivo. Siamo convinti che i medici debbano orientare il loro operato sulla base di evidenze scientifiche e che i vaccini rappresentino uno strumento straordinario per garantire la Salute dei cittadini. Quindi, il consiglio a Schillaci è di rivederne la composizione».
Società pediatria: «Chiediamo revisione urgente composizione Nitag»
Rincarano la dose i pediatri con la voce del presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip), Rino Agostiniani che senza mezzi termini ha affermato: «La presenza di figure note per posizioni anti-vacciniste in un organismo tecnico-scientifico nazionale è inaccettabile. Altrettanto grave è l’assenza della Società Italiana di Pediatria dal Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (Nitag)». «Il Nitag – continua Agostiniani – deve basare le proprie raccomandazioni sulle migliori evidenze scientifiche. Inserire membri con orientamenti anti-scientifici rischia di compromettere la credibilità dell’organismo e la fiducia della popolazione nelle strategie di prevenzione». La Sip chiede dunque«una revisione urgente della composizione del Nitag, con l’esclusione di componenti contrari alle evidenze scientifiche e l’inclusione della Sip quale interlocutore tecnico-scientifico per la pediatria». In particolare, i pediatri sottolineano che all’interno dell’organismo manca una voce ufficiale che rappresenti la società scientifica di riferimento per la pediatria italiana, una comunità di oltre 11mila soci tra pediatri universitari, ospedalieri e territoriali».
Bassetti: «Quali criteri sono stati usati per le nomine?»
Tuona contro la scelta anche l’infettivologo Matteo Bassetti che su X scrive: «Ecco gli Hindex di alcuni esperti nominati dal ministro Schillaci nella commissione nazionale vaccini (Niag): Serravalle H-Index 2; Bellavite H-Index 37. Ci sono poi ortopedici, chirurghi in pensione e oncologi, notoriamente specialisti esperti di vaccini. È possibile sapere quali sono stati i criteri di scelta di tutti gli esperti nominati? Comunicarlo alla comunità scientifica italiana, credo sarebbe il mimino per evitare ulteriori brutte figure».
Rimani aggiornato su www.vocesanità.it