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Senologia, innovazione e prevenzione: grande partecipazione per la giornata formativa dedicata ai TSRM in Calabria


A Fiumefreddo Bruzio un confronto tra esperti su diagnosi precoce, nuove tecnologie e ruolo multidisciplinare nella lotta al tumore al seno. Galdieri (CdA TSRM): «Il nostro impegno per una sanità sempre più competente e vicina alla donna». Fiorito: «Il training on the job è lo strumento chiave per l’aggiornamento continuo dei TSRM»

Un connubio tra scienza, storia e valorizzazione del territorio al centro della giornata formativa “La senologia tra innovazione e storia, dalla prevenzione alla diagnosi precoce”, che si è svolta lo scorso 21 giugno presso il Castello della Valle di Fiumefreddo Bruzio, sul litorale tirrenico cosentino. L’iniziativa, promossa dalle Commissioni d’Albo dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM) calabresi, ha riunito oltre 100 professionisti per un aggiornamento ECM ad alta specializzazione, con sei crediti formativi riconosciuti.

L’appuntamento, che ha visto come responsabili i presidenti Vincenzo Lauria, Carlo Maschio e Cristina Perrone ha affrontato il tema della senologia in chiave moderna e multidisciplinare, spaziando dalle tecniche diagnostiche avanzate – come la tomobiopsia con sistema vacuum assistito, la risonanza magnetica e l’imaging con mezzo di contrasto – fino all’approfondimento degli aspetti genetici (mutazioni BRCA1 e BRCA2) e organizzativi legati alla Breast Unit.

«È stata una giornata di alta formazione e confronto professionale – spiega Carmela Galdieri, presidente della Commissione d’Albo nazionale TSRM – ma anche un’occasione per ribadire l’impegno dei TSRM nella promozione della salute femminile. La prevenzione oncologica passa anche dal nostro ruolo quotidiano nei percorsi di screening e diagnosi precoce. Occasioni come questa rafforzano le nostre competenze e la nostra identità professionale».

Particolare attenzione è stata dedicata all’approccio pratico e operativo delle sessioni, con focus sul “training on the job” come leva strategica per l’aggiornamento continuo. «Il training on the job – spiegano Emanuele Fiorito, vicepresidente della Commissione d’Albo nazionale TSRM e Mauro Curzel con delega Università e formazione continua ECM – rappresenta oggi uno dei metodi più efficaci per migliorare le competenze tecniche e interpretative dei TSRM. Formarsi sul campo, confrontandosi con tecnologie e casi reali, significa rendere concreta l’evoluzione del nostro profilo professionale e rispondere con tempestività ai bisogni di salute delle pazienti».

Catania: «Fondamentale ruolo dei TSRM nella prevenzione»

A sottolineare l’importanza dell’evento anche Diego Catania, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP): «Il ruolo dei tecnici sanitari di radiologia medica, principali attori del convegno, è di fondamentale importanza nella prevenzione e non solo. Perché operano all’interno delle radioterapie e si prendono cura di pazienti in uno stadio avanzato. Si occupano anche della prevenzione secondaria: lo screening mammografico è di competenza di questi professionisti. Le competenze di questi professionisti sono spesso poco valorizzate, tuttavia il loro lavoro quotidiano accanto ai pazienti è di indiscutibile importanza».

La giornata si è aperta con una lectio magistralis di Raffaele Leuzzi, senologo e presidente dell’associazione ente del terzo settore “La Casa di Rosa”, uno spazio a misura di donna pensato per accogliere e accompagnare chi affronta il tumore al seno. Un luogo dove si coniugano accoglienza, diagnosi precoce, umanizzazione delle cure e formazione, nato con l’obiettivo di rompere l’isolamento e sostenere le pazienti lungo tutto il percorso terapeutico.

La struttura, realizzata grazie a un progetto di solidarietà collettiva, rappresenta un modello concreto di come la medicina possa intrecciarsi con l’ascolto, la relazione e il supporto psicosociale.

La giornata si è chiusa con una partecipata tavola rotonda, che ha coinvolto relatori, istituzioni sanitarie e rappresentanti delle Commissioni d’Albo regionali, a sottolineare la centralità della formazione nella costruzione di una sanità moderna e capace di coniugare qualità, prossimità e umanizzazione delle cure.

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