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Comparto sanità, arriva la firma del contratto ma c’è lo strappo di Cgil e Uil

Decisivo per il raggiungimento dell’intesa sul rinnovo del contratto del comparto sanità l’adesione di Nursing Up, inizialmente contrario all’accordo. Previsti aumenti medi tra i 150 e i 172 euro mensili

Fumata bianca per il contratto del comparto Sanità 2022-2024: all’Aran le sigle sindacali hanno raggiunto l’accordo sulla preintesa ad eccezione di Cgil e Uil.

La platea interessata è composta da 581mila professionisti, tra infermieri, ostetriche e amministrativi. Nel piatto per loro sono previsti aumenti medi tra i 150 e i 172 euro mensili.

L’accordo è stato sottoscritto dalle organizzazioni sindacali Nursind, Cisl, Fials e, in data odierna, anche dal Nursing Up, consentendo così il raggiungimento della maggioranza necessaria per la validità della firma. Non hanno firmato l’accordo Cgil e Uil, che hanno mantenuto la loro posizione di contrarietà.

Si tratta di 1,5 miliardi, più altre risorse stanziate per i Pronto soccorso e le indennità di specificità per un totale di 1,7 miliardi di euro.

La soddisfazione di Aran per il rinnovo del contratto del comparto sanità

«Sono molto soddisfatto per l’intesa raggiunta – afferma Naddeo, Presidente Aran – perché rappresenta il frutto di un confronto costante, serio e responsabile. Il contratto risponde a molte delle richieste avanzate dai sindacati e offre ai lavoratori un riconoscimento concreto del loro ruolo essenziale all’interno del Servizio sanitario nazionale».

La sottoscrizione è stata resa possibile grazie all’inserimento, nella versione definitiva del contratto, di specifici elementi richiesti dai sindacati, «segno della volontà di Aran di mantenere aperto il dialogo fino all’ultimo. La contrattazione è sempre un esercizio di mediazione – conclude Naddeo – e oggi possiamo affermare con soddisfazione che, grazie all’impegno delle parti, è stato raggiunto un accordo utile, equilibrato e orientato al futuro. Ora si potrà avviare con maggiore serenità anche la prossima fase per il rinnovo 2025-2027».

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