
Il contributo del MUR all’EBRI, European Brain Research Institute, garantirà la sostenibilità dei costi strutturali di funzionamento, assicurando così la continuità dei progetti di ricerca in corso finanziati da fonti nazionali e internazionali. All’EBRI in corso importanti studi sulle malattie del cervello: Alzheimer, i disturbi dello spettro autistico, l’epilessia e la sclerosi multipla
Un milione di euro anno all’Ebri, European Brain Research Institute, il centro di eccellenza per la ricerca sul cervello fondato per volontà del premio Nobel Rita Levi-Montalcini. È quanto disposto dal Dl Economia su espressa volontà del Ministro dell’Università Anna Maria Bernini.
Una boccata d’ossigeno per il centro di ricerca non-profit dedicato alla comprensione delle funzioni cerebrali superiori, attraverso lo studio del cervello a vari livelli, dalle molecole, alle sinapsi, alle cellule nervose e gliali, ai circuiti neuronali fino al comportamento.
«Con questo contributo – dichiara Antonino Cattaneo, Presidente dell’EBRI – viene garantita la sostenibilità dei costi strutturali di funzionamento, assicurando così la continuità dei competitivi progetti di ricerca in corso finanziati da fonti nazionali e internazionali. Ringraziamo sinceramente la ministra Anna Maria Bernini, che ha mantenuto l’impegno preso pubblicamente di sostenere l’EBRI, riconoscendo il ruolo importante e di eccellenza internazionale che l’EBRI svolge nell’ambito della scienza e il valore strategico che la ricerca sul cervello riveste per la società nel suo complesso».
Cattaneo ha ricordato il costante impegno del ministro per la centralità e la valorizzazione della ricerca nel nostro Paese e le azioni per sostenerla con tutti i mezzi possibili. «Desidero esprimere grande apprezzamento per la sensibilità e l’impegno mostrati dalla Ministra e dai suoi collaboratori che per prima ha garantito, con questa misura, una soluzione strutturale e sostenibile negli anni, che valorizza la ricerca sul cervello del centro di ricerca fondato da Rita Levi-Montalcini e l’alta professionalità dimostrata dai risultati raggiunti dalle sue ricercatrici e ricercatori».
Fondamentale ricerca nelle neuroscienze
«La ricerca scientifica – aggiunge Cattaneo – è un bene comune da alimentare con continuità. Dalla ricerca di base potranno venire nuove terapie e le tecnologie del futuro, tra cui sistemi intelligenti e neurotecnologie ispirate al funzionamento del cervello. Il sostegno della Ministra Bernini alla ricerca dell’EBRI dimostra e consolida una strategia generale a favore della ricerca nelle neuroscienze e nei sistemi intelligenti, un settore che ha implicazioni molto importanti per il futuro. Per questo finanziarlo significa fare un investimento a lungo termine. In gioco non ci sono soltanto future terapie, ma i tanti sviluppi legati al dialogo delle neuroscienze con altre tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale. Fra i settori in cui sono attivi le ricercatrici ed i ricercatori dell’Ebri riportando risultati significativi a livello internazionale, figura la malattia di Alzheimer, per la quale c’è una grande necessità di nuovi approcci terapeutici. In proposito stiamo sviluppando nuovi anticorpi e nanocorpi terapeutici e una nuova terapia genica che colpisce la neurodegenerazione all’interno dei neuroni. È allo stadio di sviluppo clinico anche un super NGF, una variante del fattore di crescita delle cellule nervose NGF scoperto da Rita Levi Montalcini, in particolare per alcune malattie oculari e malattie neurodegenerative del sistema nervoso centrale. Fra gli altri importanti campi di indagine dell’Ebri figurano i disturbi dello spettro autistico, l’epilessia, la sclerosi multipla, le basi genetiche delle malattie pediatriche del neurosviluppo, lo studio dei meccanismi fisiologici della memoria episodica e sociale, lo sviluppo di tecnologie per la registrazione dell’attività elettrica di neuroni umani fisiologici e patologici, le neuroscienze computazionali».
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