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Sclerosi Laterale Amiotrofica, oltre 300 siti illuminati di verde. La vicinanza di Papa Francesco e delle Istituzioni

Il 15 settembre si è celebratala XVII Giornata Nazionale della Sla, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa grave patologia neurodegenerativa e per ricordare l’importanza della ricerca. Il Ministro della Salute Schillaci: «Importante rafforzare le reti assistenziali sul territorio» Sclerosi Laterale Amiotrofica

Da Montecitorio a Palazzo Lombardia, da Palazzo Madama alle Porte storiche di Firenze. Tutta Italia il 15 settembre si è colorata di verde in occasione della XVII Giornata nazionale sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica, patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita delle cellule motoneuronali, che progressivamente determina una paralisi dei muscoli volontari e che in Italia colpisce 6mila persone. 

Diversi i ministri che hanno voluto manifestare la loro vicinanza ai pazienti con SLA, a partire da quello della Salute Orazio Schillaci: «La SLA è una sfida che ci tocca profondamente, ricordandoci quanto siano importanti la ricerca scientifica, l’innovazione e la solidarietà. Negli ultimi anni, abbiamo compiuto notevoli progressi, ma siamo consapevoli che il cammino è ancora lungo e per questo siamo impegnati a garantire a tutti i pazienti le migliori cure possibili, sostenere progetti di ricerca all’avanguardia e rafforzare le reti assistenziali sul territorio». 

La vicinanza del Papa

Alla giornata di sensibilizzazione ha partecipato anche Papa Francesco che ha ricordato all’Angelus «un ricordo nella preghiera per loro, per i familiari. Incoraggio il lavoro di ricerca su questa patologia e le associazioni di volontariato».

L’impegno di AISLA

«È un dovere di tutti lavorare insieme per creare una società giusta, solidale e accessibile. Solo così potremo garantire che ognuno, indipendentemente dalle proprie abilità, possa godere appieno dei diritti fondamentali e contribuire al progresso della nostra società. – dichiara Fulvia Massimelli, presidente nazionale AISLA, che continua – Centinaia di monumenti si sono illuminati in tutta Italia proprio per testimoniare questo impegno. È il colore della vita che continua e si rinnova». 

Alle dichiarazioni della presidente di AISLA si sono aggiunte quelle di Paola Rizzitano, consigliere nazionale Aisla, che ha ricordato le 300 adesioni da parte di Comuni ed enti locali per colorare di verde i loro posti più simbolici. «Creare una rete vuol dire esserci per tutti e ciascuno nel proprio posto. Del resto, il layout di Aisla è proprio il puzzle, perché ciascuno di noi può e deve fare il suo pezzetto per costruire un puzzle di attenzione, di protezione, di ascolto del bisogno di tutte queste persone attorno alla nostra comunità. Grazie a tutti i nostri volontari nella rete di Aisla e a giornate come queste, di rappresentanza e di ascolto, le istituzioni si stringono intorno a noi e partecipano alla costruzione della nostra rete». 

«La scienza ha fatto un importante passo avanti, anche se ancora una piccola percentuale di pazienti con SLA, sclerosi alterale amiotrofica, possono giovare di una terapia. Non è importante il numero di pazienti, è importante che abbiamo rotto un muro che sembrava invincibile. La SLA si può curare: se l’abbiamo fatto per alcuni lo possiamo fare per tanti e la ricerca deve procedere speditamente, perché questa è una battaglia che va vinta e in tempi rapidi» ha aggiunto Mario Sabatelli, direttore clinico del Centro Nemo-Gemelli di Roma e presidente Commissione medico scientifica di Aisla.

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