
Nel mondo una persona su tre soffre di allergie. Circa il 30% della popolazione può soffrire di più malattie allergiche e l’età può aggravare la risposta. «L’obiettivo è identificare strategie innovative, basate su dieta, probiotici, prebiotici o interventi mirati che possano favorire l’equilibrio microbico» spiega il presidente Siaaic Vincenzo Patella
Oltre un terzo della popolazione mondiale soffre di almeno una forma allergica, con una crescita marcata soprattutto tra i bambini. È l’allarme lanciato dal congresso della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic), che si apre oggi a Milano. «Negli ultimi decenni le allergie hanno assunto le caratteristiche di una vera e propria epidemia globale», spiega il presidente Siaaic Vincenzo Patella, direttore dell’UOC di Medicina Interna dell’Azienda Sanitaria di Salerno.
Asma colpisce 5% adulti e 10% under 18
«Nel nostro Paese, l’asma colpisce il 10% degli under 18, le allergie alimentari interessano tra il 6-8% dei più piccoli e il 10% soffre di allergie cutanee. Per quanto riguarda gli adulti, il 5% della popolazione soffre di asma, il 3% di allergie alimentari, il 10% di allergie cutanee e il 15-20% di rinite allergica», aggiunge l’esperto.
«A questi vanno aggiunti tutti pazienti che soffrono di reazioni allergiche ai farmaci che rappresentano circa il 10% di tutte le reazioni avverse ai farmaci segnalate in Italia, mentre le reazioni al veleno di imenotteri, api, vespe, calabroni, si attestano attorno al 3%. Inoltre, circa il 30% della popolazione può soffrire di più malattie allergiche».
Con l’età risposta verso allergeni può accentuarsi
Si tratta di un quadro che preoccupa gli specialisti, che sempre più spesso si confrontano anche con allergie insorte in persone adulte se non anziane. «Con l’avanzare degli anni il sistema immunitario va incontro a modificazioni come l’immunosenescenza che può accentuare una risposta sbilanciata verso gli allergeni», osserva Patella, che sottolinea come sia prioritario comprendere i meccanismi che influiscono sulla risposta immunitaria, indagando per esempio il ruolo del microbiota.
«L’obiettivo è identificare strategie innovative, basate su dieta, probiotici, prebiotici o interventi mirati che possano favorire l’equilibrio microbico e rafforzare la tolleranza immunologica», conclude.
Il ruolo del microbiota nelle allergie
Al Congresso di Milano focus sul microbiota che può influenzare l’insorgenza di allergie anche in età adulte. Le più innovative e recenti evidenze mostrano che l’origine delle allergie è solo parzialmente determinata dal patrimonio genetico, ma il fattore che lo innesca è il microbiota intestinale che si forma già dal concepimento, per maturare nei primi due anni di vita.
Questo, infatti, influenza la programmazione del sistema immunitario in senso protettivo, se si stabilisce un rapporto simbiotico con l’individuo, o in senso negativo, se il microbiota non è in sintonia con l’ospite, determinando un’aumentata suscettibilità alle malattie allergiche in qualsiasi momento della vita. «Fino a pochi anni fa eravamo convinti che il nostro destino da allergici dipendesse esclusivamente dalla genetica. Ma non è solo colpa del nostro bagaglio genetico, se nasciamo predisposti o meno, a sviluppare allergie come ad esempio, asma, allergie alimentari, dermatite atopica, che colpiscono non solo fin da bambini, ma che possono comparire per la prima volta da adulti, o addirittura da anziani – spiega Vincenzo Patella, presidente della Società italiana di Allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic) e direttore Uoc Medicina interna dell’Azienda Sanitaria di Salerno -. L’elemento chiave che entra in gioco è il microbiota intestinale, un ecosistema di miliardi di microrganismi che detta il nostro destino clinico decidendo se e quando, cambia l’espressione dei geni che predispongono a malattie come quelle allergiche».
Rimani aggiornato su www.vocesanità.it