La Carta prevede un impegno concreto per l’inclusione e il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale, economica, culturale e politica dei rispettivi Paesi. Soddisfazione di FAVO per alcuni passaggi del documento finale come la centralità dell’inclusione nel mondo del lavoro come diritto fondamentale e irrinunciabile per la dignità, la qualità della vita e il benessere delle persone con disabilità
Si è concluso nella giornata di ieri l’incontro dei Ministri del G7 Inclusione e disabilità, un incontro che – nell’anno del G7 a presidenza italiana – assume i connotati di un evento storico: per la prima volta, infatti, i Ministri che si occupano di disabilità appartenenti ai paesi del G7 – Stati Uniti, Canada, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Italia – si sono riuniti per discutere temi e priorità comuni, e per adottare un’agenda condivisa.
FAVO, in quanto organizzazione coinvolta nell’Osservatorio nazionale del Ministero per le disabilità, è stata invitata a partecipare ai lavori preparatori articolati in 6 panel di confronto ai quali sono intervenuti esperti da tutto il mondo, per confrontarsi sulle priorità, in ambito di inclusione e disabilità, individuate dai paesi del G7.
La presenza di FAVO – rappresentata dal Segretario Generale Elisabetta Iannelli – in un contesto di così alto profilo istituzionale, in continuità con quanto avvenuto a livello nazionale con il coinvolgimento nell’Osservatorio da parte del Ministro Alessandra Locatelli, assume un significato di grande rilevanza. Per la prima volta, infatti, la disabilità oncologica e le istanze ad essa connesse vengono riconosciute de facto a livello istituzionale, anche all’interno di una discussione di respiro internazionale.
«La disabilità oncologica – ha dichiarato Elisabetta Iannelli, Segretario Generale FAVO – non è, e non dev’essere più invisibile. Favo ha partecipato all’evento epocale che si è tenuto a Solfagnano in occasione del primo G7 Inclusione e disabilità confermando il proprio impegno nel contribuire fattivamente a tutti i livelli per migliorare la qualità della vita dei malati e dei guariti dal cancro e per superare difficoltà e pregiudizi che affligono le persone con disabilità oncologica. Nothing about us, without us, “Nulla su di noi, senza di noi” il mantra ripetuto da tutti i partecipanti al G7 e che è il motto delle associazioni dei pazienti oncologici da oltre 20 anni».
Potenzialità e rischi dell’Intelligenza artificiale
«Al G7 si è discusso di potenzialità e rischi dell’intelligenza artificiale (IA) e in generale delle nuove tecnologie – prosegue Iannelli -, è questo un tema che riteniamo di rilevante importanza anche per i malati di cancro. Le nuove tecnologie basate su un’IA sicura, protetta, affidabile ed etica possono creare opportunità di lavoro di qualità per le persone con disabilità, aumentare la produttività, migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Le nuove tecnologie e sistemi di IA possono essere fattori positivi e determinanti per l’inclusione, a condizione che siano accessibili e che le persone con disabilità siano coinvolte in tutte le fasi dalla progettazione, allo sviluppo, dalla produzione all’utilizzo».
Al termine dei lavori tutti i Ministri del G7, hanno firmato la Carta di Solfagnano www.g7disabilityinclusion.it/la-carta-di-solfagnano/ a conferma di un impegno concreto per l’inclusione e il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale, economica, culturale e politica dei rispettivi Paesi.
«Una giornata di lavoro intensa, ricca di spunti, che conferma che la strada che abbiamo intrapreso con il G7 Inclusione e Disabilità, il primo della storia, è quella giusta e da qui non si torna indietro – ha dichiarato il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Un impegno che continuerà, come ha annunciato anche la Ministra sudafricana Sindisiwe Chikunga. Il tema della disabilità sarà centrale nel G20 a presidenza sudafricana e l’intenzione è di istituire un forum ministeriale specifico. Andiamo avanti insieme sempre più uniti e convinti per rimettere al centro le persone e migliorare la qualità di vita di tutti».
Sono otto le priorità contenute nel documento che oggi verrà presentato a Papa Francesco dalle delegazioni del G7:
1) Inclusione come aspetto prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi;
2) Accesso e accessibilità;
3) Vita autonoma e indipendente;
4) Valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa;
5) Promozione delle nuove tecnologie;
6) Dimensione sportiva, ricreativa e culturale della vita;
7) Dignità della vita e servizi comunitari adeguati;
8) Prevenzione e gestione delle situazioni di preparazione all’emergenza e di gestione post-emergenza, comprese le crisi climatiche, i conflitti armati e le crisi umanitarie.
La Carta di Solfagnano rappresenta una pietra miliare nel percorso verso l’inclusione in tutti gli ambiti della vita per le persone con disabilità. FAVO esprime soddisfazione per alcuni passaggi del documento finale, che sanciscono principi sui quali il volontariato oncologico insiste da tempo. Tra questi la centralità dell’inclusione nel mondo del lavoro come diritto fondamentale (priorità 4) e irrinunciabile per la dignità, la qualità della vita e il benessere delle persone con disabilità.
Altro passaggio di fondamentale rilevanza riguarda la necessità di cambiare la comunicazione sulla disabilità (priorità 7), con un riferimento in particolare alla narrazione dei media, affinché si possa prevenire e contrastare lo stigma e il pregiudizio che ancora troppo spesso accompagnano questa condizione, favorendo la piena fruibilità dei propri diritti da parte delle persone con disabilità. Ma, prosegue il documento, la fruibilità dei diritti e il contrasto allo stigma passano anche per la messa a disposizione di servizi sanitari dedicati e di informazioni chiare, accessibili e scientificamente validate, fornite da personale formato, tali da consentire delle scelte informate sul proprio percorso di cura da parte di chi vive una condizione di disabilità.
Su questi aspetti, pienamente condivisibili anche per quanto riguarda la disabilità oncologica, FAVO ribadisce il proprio impegno. Così come il volontariato oncologico continuerà a impegnarsi affinché la disabilità oncologica e le sue peculiarità siano riconosciute in modo ancora più chiaro anche a livello internazionale, a cominciare da una più specifica declinazione in azioni concrete delle otto priorità sulle quali i Ministri per la disabilità e l’inclusione si sono impegnati al termine di questo storico incontro.
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