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L’ipotesi del veterinario di base prende quota, anche il Ministro Schillaci favorevole

Il Ministro alla Camera ha ricordato le misure del governo sostenere i proprietari di animali di affezione con Isee inferiore ai 16mila euro e età superiore ai 65 anni per le spese di farmaci e interventi veterinario di base

Dopo il medico di base potrebbe arrivare anche il veterinario di base. L’ipotesi è stata ventilata dal titolare del dicastero della Salute, Orazio Schillaci, che ne ha parlato rispondendo a un Question time alla Camera

«La legge di bilancio 2024 – ha spiegato il Ministro – ha istituito un fondo per sostenere i proprietari di animali di affezione con Isee inferiore ai 16mila euro e età superiore ai 65 anni per le spese di farmaci e interventi. Il decreto è attualmente all’esame della conferenza Stato Regioni. Confermo che il ministero prenderà in considerazione anche la proposta per l’istituzione del veterinario di base».

Per garantire la persistenza delle cure degli animali domestici anche a beneficio dei cittadini meno abbienti, ha ricordato Schillaci, «la legge di Bilancio 2024 ha istituito un Fondo destinato a sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie nonché nell’acquisto di farmaci veterinari. A tale Fondo possono accedere i proprietari di animali d’affezione che abbiano un valore ISEE inferiore a 16.215 euro ed età superiore a 65 anni». 

Il Fondo ha un finanziamento per il triennio 2024-2026 pari a 250mila euro per l’anno 2024, e 237.500 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Inoltre, «nell’ambito delle politiche in favore delle persone anziane, con particolare riguardo alle azioni finalizzate a sostenere il benessere psicologico attraverso l’interazione con gli animali d’affezione, il Ministero della salute ha individuato i requisiti reddituali delle persone anziane beneficiarie, le modalità di donazione e distribuzione gratuita di medicinali veterinari destinati alla cura degli animali d’affezione a enti del terzo settore e alle strutture di raccolta e ricovero degli animali abbandonati».

«L’obiettivo del provvedimento – ha chiarito il ministro – è quello di favorire l’attività di supporto al mantenimento delle capacità fisiche e intellettive che gli animali domestici possono fornire agli anziani tenendo conto delle difficoltà economiche in cui alcuni di questi versano. Confermo, pertanto, nell’ottica di poter garantire i benefici per la salute che, in alcuni casi, porta l’interazione con gli animali da affezione che questo Ministero avrà cura di continuare a verificare le possibilità di un futuro rafforzamento delle misure finanziarie in favore dei proprietari di animali non abbienti». 

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