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Malattie degli occhi: nelle donne rischio cecità più alto del 54%. Gli esperti: «Servono controlli su misura»

Uno studio ha analizzato i dati di 14,5 milioni di persone. Sulle malattie degli occhi giocano un ruolo importante gli ormoni. Gli specialisti sottolineano l’importanza di creare percorsi diagnostici e terapeutici studiati appositamente per le donne

Le donne hanno maggiori probabilità di sviluppare problemi alla vista rispetto agli uomini, soprattutto quelli che colpiscono la retina. A dirlo è uno studio pubblicato su Ophthalmology Science, che ha analizzato i dati di oltre 14,5 milioni di persone.

Secondo la ricerca, le donne hanno un rischio di perdita della vista più alto del 30% nelle forme leggere e moderate, e del 35% nei casi più gravi. Il dato più significativo riguarda però la cecità: il rischio è del 54% superiore rispetto agli uomini. Questi ultimi, invece, risultano più soggetti al distacco di retina, spesso collegato a traumi.

Il calo degli estrogeni e le malattie degli occhi

Gli esperti riuniti al congresso internazionale FLORetina ICOOR, in corso a Firenze, spiegano che il motivo di queste differenze potrebbe essere legato agli ormoni, alle caratteristiche anatomiche dell’occhio e al modo in cui il sistema immunitario risponde alle malattie. Dopo la menopausa, ad esempio, il calo degli estrogeni aumenta la possibilità che compaiano disturbi come degenerazione maculare, fori maculari e retinopatia diabetica.

Un altro dato curioso arriva dall’analisi delle immagini del fondo oculare: negli uomini la retina interna è più spessa che nelle donne, anche quando non ci sono malattie in corso.

Per questo motivo gli specialisti sottolineano l’importanza di creare percorsi diagnostici e terapeutici studiati appositamente per le donne, in modo da individuare prima i problemi e intervenire in modo più efficace.

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