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Nuovi Codici Ateco, superato il Codice generico per le professioni sanitarie. Plauso da Ostetriche e Fisioterapisti

L’adozione operativa dei nuovi codici è fissata al 1° aprile 2025, data a partire dalla quale imprese e professionisti dovranno utilizzarli per fini amministrativi, fiscali e statistici. Per il Presidente FNOFI Piero Ferrante si tratta di una 1svolta storica» professioni sanitarie

Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la nuova classificazione delle attività economiche con i codici ATECO 2025, che sostituisce la precedente versione del 2007, poi aggiornata al 2022. L’adozione operativa dei nuovi codici è fissata al 1° aprile 2025, data a partire dalla quale imprese e professionisti dovranno utilizzarli per fini amministrativi, fiscali e statistici. L’aggiornamentoprevede il superamento del codice generico per le professioni sanitarie (89.90.29 ‘Altre attività paramediche indipendenti n.c.a.’). 

Tra le novità l’inserimento del Codice ATECO per i fisioterapisti e per le attività ostetriche.

Fisioterapisti: «Svolta storica»

«È un punto di svolta storica per la nostra professione, perché sono riconosciute specificità uniche: dopo due anni dalla costituzione della Federazione, abbiamo compiuto grazie all’Istat, un grande passo in avanti”commenta il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei fisioterapisti (Fnofi), Piero Ferrante. Fino ad oggi, infatti, le attività dei fisioterapisti erano genericamente incluse in una classificazione Istat di livello inferiore, definita sottocategoria, afferente al codice 86.90.21 (Attività paramediche indipendenti- Fisioterapia). Con il nuovo codice 86.95 ‘Attività di fisioterapia- Physiotherapy activities’, si compie, invece, una svolta storica: l’attribuzione di una classe specifica non solo rappresenta un riconoscimento simbolico, ma pone le basi per uno studio statistico approfondito. 

Questo, evidenzia la FNOFI, consentirà di analizzare la professione in modo più accurato, fornendo strumenti utili a comprenderne l’impatto sul mercato del lavoro e sul sistema di salute pubblica a livello nazionale. È significativo sottolineare, si legge nella nota, che, secondo le rilevazioni più recenti, la maggioranza degli iscritti agli Albi dei fisioterapisti presso i relativi ordini territoriali, esercita in regime libero professionale. Tale passaggio storico rappresenta dunque un’opportunità cruciale per favorire una progressione ulteriore dell’attività, permettendoci di rispondere sempre meglio ai bisogni di salute di riabilitazione della popolazione. L’effettiva operatività decorre dal prossimo primo aprile: per questo, ricorda la FNOFI, è opportuno che i colleghi iscritti provvedano all’adeguamento. 

FNOPO: «Modifica non più rinviabile» professioni sanitarie

Plauso anche dalla FNOPO che con la Presidente Silvia Vaccari commenta: «La FNOPO è soddisfatta della realizzazione dell’ATECO 2025, un evidente risultato di un’articolata operazione di revisione effettuata dall’ISTAT in qualità di responsabile della classificazione delle attività economiche, in collaborazione con altri enti istituzionali. Una modifica non più rinviabile dal momento in cui le professioni sanitarie, a seguito della creazione degli ordini professionali nel 2018 e l’istituzione dell’obbligo di laurea e di iscrizione all’albo per l’esercizio professionale, sono oggi considerate ‘intellettuali’. La FNOPO ringrazia l’ISTAT per l’impegno mostrato e il risultato raggiunto».

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