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“Per un cuore sano conta ogni centimetro”, parte la campagna di prevenzione per spiegare l’importanza di ridurre la circonferenza vita


«Non è una questione estetica ma una scelta di salute» sottolinea la Fipc, Fondazione italiana per il cuore. A Milano parte reclutamento di 30mila cittadini, tra i 40 e gli 80 anni, sani, senza precedenti patologie cardiovascolari o diabete coinvolti per uno studio sulla prevenzione cardiovascolare

È possibile misurare la salute del cuore? Si può stimare il rischio di sviluppare malattie cardiometaboliche legate a sovrappeso e obesità? La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: basta un metro da sarto. Misurare la circonferenza vita significa misurare la quantità di grasso addominale viscerale che è un indicatore predittivo di sviluppare patologie cardiometaboliche. 

Significa dunque acquisire consapevolezza e fare scelte responsabili di salute a cominciare da quella di rivolgersi prontamente ai medici per una adeguata e personalizzata valutazione del rischio. 

La Fondazione italiana per il cuore (Fipc), con il patrocinio del Ministero della Salute, lancia una campagna nazionale per la prevenzione delle patologie cardiometaboliche causate dall’obesità e sovrappeso bettezzata “Per un cuore sano, conta ogni centimetro“. 

L’iniziativa, sostenuta grazie al contributo non condizionante di Novo Nordisk, GVM Care & Research, Zentiva e Daiichi Sankyo, si avvale del sostegno di 18 società scientifiche e associazioni di pazienti. 

«Questa campagna rappresenta la conferma dell’impegno che Fipc promuove nell’ambito della prevenzione a tutto tondo e dunque anche dell’obesità che è uno tra i più importanti fattori di rischio modificabili su cui è possibile intervenire per prevenire gravi patologie cardiometaboliche. Il nostro obiettivo è fornire ai cittadini le informazioni necessarie per comprendere l’importanza dei comportamenti salutari come strumento di prevenzione delle malattie cardiovascolari e metaboliche, nel caso specifico – spiega Emanuela Folco, Presidente Fipc – correlate a obesità e sovrappeso e dunque generare la consapevolezza di poter compiere scelte responsabili di Salute». 

«Ridurre anche di pochi centimetri la circonferenza vita, con l’obiettivo di avvicinarsi e raggiungere il valore soglia consigliato, non è una questione estetica ma una scelta di Salute e rappresenta un’importante strategia di prevenzione delle malattie cardiometaboliche. Possiamo fare tutto ciò grazie anche alla collaborazione con le più importanti realtà scientifiche e istituzionali che ci sostengono nel fornire alla popolazione strumenti e informazioni utili per far comprendere l’importanza dei comportamenti di prevenzione finalizzati al raggiungimento del benessere psico-fisico e della qualità di vita» ha aggiunto. 

Il Ministro Schillaci: «Dieta e attività fisica possono fare la differenza»

I lavori di presentazione della campagna si sono aperti con il messaggio di saluto del ministro della Salute, Orazio Schillaci: «Questo evento è dedicato ad una delle principali sfide sanitarie del nostro tempo. Contrastare l’obesità significa agire su uno dei principali fattori di rischio per molte malattie croniche, incluse quelle cardiometaboliche. La prevenzione è l’alleata più efficace in questa battaglia, e il Ministero della Salute è costantemente impegnato a promuovere iniziative per diffondere l’importanza di stili di vita sani. Una dieta equilibrata e un’attività fisica regolare, ad esempio, non sono soltanto raccomandazioni, ma strumenti concreti che possono fare la differenza nella vita di milioni di persone». 

«È importante informare e sensibilizzare i cittadini sulla riduzione dei rischi correlati all’obesità e migliorare lo stato di Salute, favorendo la collaborazione tra istituzioni, associazioni e operatori del settore. E proprio in questa direzione va la campagna che si presenta oggi e che trova pieno sostegno del Ministero della Salute. Ringrazio la Fondazione Italiana per il Cuore per il prezioso contributo e auguro a tutti buon lavoro» ha aggiunto il ministro.

Il progetto CVrisk-IT

Contemporaneamente la Rete cardiologica Irccs, grazie a un finanziamento del ministero della Salute di 20 milioni, ha lanciato a Milano il progetto “CVrisk-IT”: si tratta di un maxi reclutamento di 30mila cittadini, tra i 40 e gli 80 anni, sani, senza precedenti patologie cardiovascolari o diabete coinvolti in uno studio sulla prevenzione cardiovascolare. La Rete dei Centri di arruolamento è organizzata secondo il modello Hub&Spoke e copre una parte rilevante del territorio nazionale. Il progetto coinvolge 17 Irccs (Hub) e una trentina di aziende sanitarie di diversa natura (Spoke). Testimonial, a titolo gratuito, della campagna è il campionissimo del nuoto Filippo Magnini.

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