Dopo Roma il 1 luglio, la protesta dei farmacisti farà tappa a Cesena il 2 luglio e poi a Vicenza, Modena e Belluno. La proposta di aumento di 120 euro per i prossimi tre anni, lanciata da Federfarma, è giudicata “inadeguata e irricevibile” dalle sigle sindacali
Dopo la protesta dei lavoratori della sanità privata, anche i dipendenti delle farmacie sono sul piede di guerra con tanto di convocazione di uno sciopero di quattro ore a Roma martedì primo luglio dalle 8 alle 12, e un presidio dalle 9 alle 11 davanti la sede nazionale di Federfarma che vede unite tutte le sigle sindacali.
Alla base della protesta c’è la posizione di Federfarma che “ha confermato la proposta di un aumento salariale complessivo di soli 120 euro per i prossimi tre anni”, giudicata “inadeguata e irricevibile” dalle organizzazioni sindacali.
Sindacati: «Proposta scollegata da realtà economica del settore»
Per i sindacati quella di Federfarma è una proposta «completamente scollegata dalla realtà economica del settore e dalle legittime aspettative di farmaciste, farmacisti e addetti delle farmacie private che ogni giorno garantiscono un servizio essenziale alla cittadinanza e la grande partecipazione alle iniziative di mobilitazione organizzate a livello territoriale confermano il disagio degli addetti del comparto. In assenza di un cambiamento di rotta da parte datoriale la mobilitazione risulta essere oggi l’unico strumento efficace per rivendicare un contratto dignitoso e all’altezza del lavoro svolto ogni giorno nelle farmacie».
Le altre tappe della protesta dei lavoratori delle farmacie
Dopo Roma, il 2 luglio la protesta farà tappa a Cesena dove si terrà un presidio in Piazza Amendola, dalle 13 alle 15. Il giorno successivo, il 3 luglio, a Vicenza è in programma un flash mob serale alle 20.30 in Piazza dei Signori. Il 4 luglio sono previsti due appuntamenti: a Modena, con un presidio dalle 13.30 davanti alla sede di Federfarma e a Belluno, con un presidio alle 10 in Piazza Duomo, di fronte alla Prefettura.
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