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Influenza, la denuncia dello SMI Lazio: «Ritardi nella consegna della terza tranche di vaccini, a rischio target copertura vaccinale»

Marina Pace, vice segretario vicario del sindacato SMI, spiega: «Esprimiamo preoccupazione su questo importante asset di sanità pubblica». All’appello mancano 50mila dosi di vaccino Influenza

«Registriamo purtroppo un imprevisto e immotivato stop nella consegna della terza tranche di vaccini che avevamo concordato di ricevere entro il 15 novembre, ma così non è stato. Mancano quindi il 10% delle dosi richieste e che dovrebbero essere state già consegnate alle Asl del Lazio». Lo denuncia Marina Pace, vice segretario vicario del sindacato SMI del Lazio. «Partita benissimo e con grande impegno da parte dei medici di medicina generale del Lazio, che insieme ai pediatri di libera scelta, garantiscono da sempre la copertura vaccinale di più del 90% di tutta la popolazione della regione – ricorda Pace -. Vogliamo lanciare, adesso, l’allarme e la preoccupazione su questo importante asset di sanità pubblica e lamentiamo la poca attenzione che i medici di famiglia del Lazio stanno ricevendo quando invece si sono impegnati con forza ed hanno consentito dal 2 ottobre ad oggi la vaccinazione di quasi un milione di cittadini». Influenza

«Rischia di saltare l’impegno nella chiamata attiva alla vaccinazione antinfluenzale posta in essere dai medici di famiglia con migliaia di appuntamenti prenotati con fatica e che poi sono stati tutti annullati. Analoghe difficoltà si registrano nella consegna dei vaccini anti pneumococco», avverte il vice segretario vicario dello SMI del Lazio. 

Importanti disservizi nella consegna della terza tranche di vaccini

«L’impegno stabilito, con un accordo specifico per la campagna antinfluenzale e antipneumococcica concordato tra Regione Lazio e medici di medicina generale (Mmg) prevedeva questa tempistica di consegna dei vaccini: il 60% entro il primo ottobre 2024; il 30% entro il 30 ottobre 2024 ed il restante 10 % con eventuali dosi suppletive si rendessero necessarie o meno, entro il 15 novembre 2024», aggiunge. 

«Si registrano, così, importanti disservizi nella consegna della terza tranche dei vaccini, in quasi in tutte le Asl in data 27 novembre, con le ultime centinaia di pazienti rimasti in attesa ed i medici di famiglia privi di risposte da fornire ai cittadini», rimarca Pace. 

«Ci è stato chiesto di aumentare lo sforzo nella copertura vaccinale della popolazione per il raggiungimento dell’obiettivo target del 75% della popolazione a rischio. Adesso, senza un idoneo supporto siamo lasciati in grande difficoltà», continua Luigi Martini, responsabile regionale Assistenza primaria SMI del Lazio. Ad oggi i medici di famiglia del Lazio «hanno già inserito in piattaforma regionale circa 850 mila dosi di vaccino antinfluenzale, inserite con regolarità entro pochi giorni dalla somministrazione (ulteriore sforzo al quale i medici di famiglia stanno ottemperando). Distribuite ai medici e ai pediatri di libera scelta un totale di 1.102.566 dosi sul totale di 1.199.843 dosi distribuite da Regione alle Asl (fonte report settimanali regionali che riceviamo da Regione ). A fronte del numero complessivo di dosi destinate al Lazio di 1.200.000 dosi», calcola lo SMI Lazio. 

All’appello mancano 50mila dosi di vaccino

«Le farmacie risultano aver effettuato circa 48mila vaccinazioni mentre gli altri comparti erogatori (centro vaccinali aziendali ed ospedali, case di cura circa 5mila). Risulterebbe, pertanto, una disponibilità residua di circa 50 mila dosi, ad oggi non consegnate ai medici di famiglia nelle dosi ordinate e questo sta impedendo lo sforzo finale», denuncia il sindacato. 

«Chiediamo massima attenzione e collaborazione su questo punto tenuto conto della grande partecipazione e il grande impegno dei medici di medicina generale da sempre accanto alle istituzioni nell’importante compito di garantire la sanità pubblica rappresentato, anche, dallo sforzo per la copertura vaccinale della popolazione, che è uno strumento di prevenzione e tutela della salute», conclude Claudia Felici, responsabile regionale Area Convenzionata dello SMI del Lazio.  

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