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Lavoro, 60mila figure richieste nella sanità ad inizio 2025. Cresce la domanda per le professioni tecniche della salute

L’indagine di Assolavoro rivela che tra le professioni più ricercate spiccano il dermatologo, il medico fisiatra e lo specialista in medicina d’urgenza. Nella diagnostica aumenta la richiesta per tecnici di laboratorio biomedico e di radioterapia

Sono circa 60mila le figure professionali richieste nel sistema sanitario italiano per il primo trimestre del 2025. Infermieri, ostetriche, specialisti della diagnostica: oltre la metà della domanda riguarderà ruoli legati alla riabilitazione, all’assistenza e alla prevenzione. Questo è quanto emerge dallo studio di Assolavoro Datalab, l’Osservatorio dell’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, che ha stilato la top ten dei profili più ricercati nel settore della sanità in Italia. L’indagine sulle 10 figure professionali più richieste nel sistema sanitario pubblico e privato è stata condotta su oltre 70mila annunci di lavoro sulle principali piattaforme, LinkedIn e Indeed, e su fonti terze qualificate. professionisti tecnici

Dermatologi e fisiatra al top nell’area medica

In area prettamente medica, tra le professioni più ricercate spiccano il dermatologo, il medico fisiatra e lo specialista in medicina d’urgenza. Ma sarà alta la richiesta anche per neurologi e medici delle Rsa. Cresce la domanda anche per le professioni tecniche della salute: oltre 33mila gli addetti ricercati tra fisioterapisti, infermieri di degenza e infermieri di terapia intensiva. E nella diagnostica aumenta la richiesta per tecnici di laboratorio biomedico e di radioterapia. Ulteriori 19mila profili si renderanno necessari per l’area socio-assistenziale e la cura alla persona, dunque spazio agli Oos per i centri riabilitativi, le Rsa, e anche per l’assistenza domiciliare. 

Il ruolo dell’intelligenza artificiale professionisti tecnici

Dalla ricerca, inoltre, emerge che l’intelligenza artificiale sta innovando anche l’ambito sanitario. L’AI, infatti, si sta rivelando un ottimo strumento per la medicina personalizzata, grazie alla capacità degli algoritmi di analizzare notevoli quantità di dati. Dati importanti per definire trattamenti su misura, ma non solo: gli algoritmi stanno accelerando notevolmente anche i processi di scoperta di nuovi farmaci. L’intelligenza artificiale sarà un valido alleato anche nello sviluppo della medicina preventiva, settore in crescita negli ultimi anni: circa il 15% delle spese sanitarie sostenute dalle famiglie italiane sono state, infatti, per la prevenzione. E con l’incremento della telemedicina, per favorire un maggiore accesso alle cure, i chatbotsaranno utili alleati nel tarare al meglio la comunicazione con il paziente. D’altronde, anche nell’Atto di indirizzo del Ministero della Salute per il 2025 si sottolinea l’importanza di un impiego sempre più ampio dell’intelligenza artificiale per facilitare l’interdisciplinarietà e a supporto della medicina.

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