
La riabilitazione implanto-protesica nei pazienti con gravi atrofie mascellari ha vissuto un’evoluzione significativa negli ultimi decenni
Il 22 febbraio 2025, a Roma, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, si è svolto il congresso “RIABILITAZIONE IMPLANTO PROTESICA DEI MASCELLARI nelle GRAVISSIME ATROFIE: Tecniche riabilitative alternative agli innesti ossei.
I lavori congressuali sono stati aperti dal responsabile scientifico dell’evento, il Prof. Giulio Gasparini e dal Prof. Massimo Cordaro, che ha dedicato un pensiero al Prof. Giovanni Scambia, scomparso recentemente, figura di riferimento per la comunità scientifica, il cui contributo lascia un vuoto profondo.
Riabilitazione implanto-protesica nelle gravi atrofie mascellari: un viaggio tra passato e futuro. L’evoluzione del trattamento implantare secondo Luca Cordaro
La riabilitazione implanto-protesica nei pazienti con gravi atrofie mascellari ha vissuto un’evoluzione significativa negli ultimi decenni, passando da tecniche invasive con ricorso a innesti ossei extra-orali a soluzioni più conservative, volte a preservare il più possibile i tessuti residui. Preservare il più possibile l’osso naturale non è solo una scelta prudente, ma una necessità per garantire trattamenti sostenibili ed efficaci nel lungo periodo.
L’implantologia moderna si trova dunque davanti a una sfida cruciale: bilanciare le innovazioni tecnologiche con un approccio conservativo, per offrire ai pazienti soluzioni sicure e durature.
L’importanza della personalizzazione
nelle cure odontoiatriche
Il punto di vista del prof. Gioacchino Cannizzaro
Nel contesto della riabilitazione odontoiatrica, un aspetto spesso trascurato è la fragilità dei pazienti.
Ma quanti sono realmente i pazienti fragili? E, soprattutto, le sole linee guida sono sufficienti per garantire cure adeguate?
Secondo Gioacchino Cannizzaro, la risposta è no. Egli invita alla necessità di umanizzare le cure, di andare oltre la mera applicazione delle discipline e di adottare un approccio che consideri il paziente nella sua interezza. La personalizzazione delle cure diventa, quindi, un elemento imprescindibile, poiché ogni individuo ha esigenze specifiche che vanno oltre il semplice problema orale.
In un’epoca in cui la medicina sta diventando sempre più tecnologica e standardizzata, l’invito di Cannizzaro è chiaro: recuperare il valore dell’empatia, della comprensione e della personalizzazione per garantire cure efficaci e realmente su misura.
L’implantologia moderna continua a evolversi per rispondere alle sfide legate alle atrofie mascellari severe. Stefano Negrini, in collaborazione con BTK, ha illustrato nel dettaglio le tecniche chirurgiche avanzate legate alla tecnologia iuxta-ossea digitale.
Questo approccio consente di personalizzare gli impianti attraverso una progettazione digitale, migliorando la precisione e l’adattabilità ai pazienti con ridotta disponibilità ossea.
Questa innovazione si affianca alle tecniche già consolidate, come gli innesti ossei e i rialzi di seno, con l’obiettivo di offrire soluzioni su misura che riducano i tempi di intervento e ottimizzino la stabilità protesica. L’integrazione della tecnologia digitale in implantologia rappresenta un passo avanti fondamentale per migliorare i risultati clinici, garantendo al tempo stesso un approccio meno invasivo e più efficace per i pazienti con gravi atrofie ossee.
La riabilitazione implanto-protesica del mascellare atrofico con chirurgia
zigomatica
In collaborazione con J Dental – Relatore: Cesare Paoleschi
La chirurgia zigomatica rappresenta una soluzione estrema per la riabilitazione implanto-protesica del mascellare atrofico, applicabile quando le tecniche meno invasive non sono praticabili. Secondo Cesare Paoleschi, è fondamentale valutare attentamente ogni paziente prima di ricorrere a questa opzione, seguendo un protocollo strutturato per garantire il successo del trattamento.
Paoleschi sottolinea la necessità di adottare un protocollo validato che guidi l’intero percorso riabilitativo. Il protocollo ZAPA (da lui sviluppato) si basa su una valutazione accurata di tutte le fasi, assicurando che la chirurgia zigomatica venga utilizzata solo quando strettamente necessaria e con la massima efficacia.
Impianti Pterigoidei e Trans-Nasali:
L’evoluzione del trattamento Full Arch
In collaborazione con J Dental – Relatori:
Gregorio Redaelli, Emanuele Coppola
Nel panorama della riabilitazione Full Arch, gli impianti pterigoidei e trans-nasali rappresentano un’innovativa soluzione per i pazienti con atrofie mascellari severe. Gregorio Redaelli e Emanuele Coppola hanno approfondito nel dettaglio le loro tecniche chirurgiche, evidenziando come questi impianti permettano di evitare innesti ossei complessi e ridurre i tempi di trattamento. L’evoluzione della chirurgia implantare sta offrendo soluzioni sempre più predicibili ed efficaci per i pazienti con mascellari atrofici.
L’integrazione di impianti pterigoidei e trans-nasali rappresenta un ulteriore passo avanti nel trattamento Full Arch, consentendo di ampliare le possibilità riabilitative anche nei casi più complessi.
Cambio di Paradigma nelle
Riabilitazioni Implantari delle Gravi
Atrofie Mascellari
In collaborazione con Bicon – Relatore: Andrea Cicconetti
L’implantologia moderna sta attraversando un vero e proprio cambio di paradigma nel trattamento delle gravi atrofie mascellari. Andrea Cicconetti, in collaborazione con Bicon, ha approfondito le nuove strategie per affrontare questi casi complessi, puntando su tecniche meno invasive e su soluzioni implantari che garantiscano un successo a lungo termine.
Cicconetti ribadisce che il futuro delle riabilitazioni implantari nelle atrofie mascellari passa attraverso protocolli innovativi che combinano mini-invasività ed elevata predicibilità. La collaborazione con Bicon ha permesso di sviluppare metodiche sempre più efficienti, offrendo ai pazienti soluzioni sicure e personalizzate per il loro caso clinico.
Impianti a Cuneo per la Riabilitazione delle Atrofie Mascellari: Indicazioni e
Limiti
In collaborazione con Mectron – Relatore:
Tomaso Vercellotti
Nel trattamento delle gravi atrofie mascellari, l’uso degli impianti a cuneo rappresenta una soluzione innovativa per migliorare la stabilità implantare. Tomaso Vercellotti, in collaborazione con Mectron, ha approfondito le indicazioni e le tecniche di micro-chirurgia, analizzando i fattori che contribuiscono al successo a lungo termine considerando che la biologia ha delle capacità di riparazione e guarigione incredibili.
Questo approccio, basato su una pianificazione attenta e sull’impiego di tecniche micro-chirurgiche, mira a massimizzare la stabilità dell’impianto riducendo al minimo l’invasività dell’intervento.
Less is more!
Comprendere e Modulare le Prime Fasi della Guarigione Chirurgica
In collaborazione con Biorepair – Relatore:
Lorenzo Marini
Il successo di un intervento chirurgico non dipende solo dalla tecnica operativa, ma anche dalla gestione della guarigione post-operatoria.
Lorenzo Marini, in collaborazione con Biorepair, ha approfondito le dinamiche biologiche delle prime fasi della guarigione della ferita chirurgica e le strategie per ottimizzarle, migliorando i risultati clinici.
Spostando l’attenzione anche ai tessuti molli e non solo ai tessuti duri.
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Una giornata molto interessante
E” stato possibile effettuare una review di tutte le possibili soluzioni per ottenere una riabilitazione implantoprotesica considerando il nostro paziente per tutti i suoi aspetti sia anatomici ma soprattutto anche morali