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Demenze in calo a Singapore, il successo delle politiche di invecchiamento attivo 

Nella città stato asiatica uno studio evidenzia il calo nelle demenze scese dal 10% all’8,8%. Negli ultimi dieci anni, il governo di Singapore ha promosso l’invecchiamento attivo e la diagnosi precoce di malattie che possono portare alla demenza

I dati sulle demenze parlano chiaro: mentre nel 2019 al mondo vi erano 57 milioni di persone affette da demenza, entro il 2050 i malati potrebbero arrivare a 153 milioni. Questo forte aumento sarebbe da ricondursi alla crescita della popolazione e al suo invecchiamento sempre maggiore. L’Italia non fa eccezione con oltre un milione di pazienti con demenza dei quali oltre 600mila con Alzheimer. 

Numeri che rendono ancora più sorprendete quello che sta avvenendo a Singapore, città stato del sud est asiatico: uno studio nazionale ha scoperto che la demenza tra gli anziani a Singapore è diminuita. Ora colpisce l’8,8% degli over 60 (uno su 11) rispetto al 10% di dieci anni fa. Questo calo sarebbe dovuto a un aumento dell’occupazione, a un’istruzione migliore e a un minor numero di casi di ictus tra gli anziani. 

Negli ultimi dieci anni, il governo di Singapore ha promosso l’invecchiamento attivo e la diagnosi precoce di malattie che possono portare alla demenza. L’indagine “Well-being of the Singapore Elderly (Wise)” ha coinvolto oltre duemila persone tra marzo 2022 e settembre 2023, insieme a quasi 1.800 caregiver. Un successo per le politiche del governo di Singapore per promuovere l’invecchiamento attivo che mirano a migliorare la salute fisica, mentale e sociale degli anziani. 

Il governo incoraggia uno stile di vita sano tramite programmi di attività fisica, screening regolari per la prevenzione di malattie croniche e campagne di sensibilizzazione. Supporta l’educazione continua per mantenere le capacità cognitive degli anziani, offrendo corsi di formazione e attività culturali per promuovere l’apprendimento e il coinvolgimento sociale. Inoltre, promuove la partecipazione alla vita comunitaria attraverso il volontariato, i gruppi di sostegno e i centri di attività per anziani, riducendo l’isolamento sociale e migliorando il benessere emotivo. Queste iniziative permettono agli anziani di vivere in modo indipendente e di mantenere una buona qualità della vita. 

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